Regione FVG
Tecnologia e solidarietà, un comunicatore innovativo in Terapia intensiva
A Tolmezzo, grazie alla donazione dei Lions Club, arriva il comunicatore “DiCo 1.000” che aiuta i pazienti intubati a esprimersi. Un esempio di come tecnologia e solidarietà si uniscono per potenziare l’assistenza sanitaria del Friuli-Venezia Giulia

L’innovazione tecnologica e la generosità del territorio si incontrano a Tolmezzo, dove il reparto di Terapia intensiva dell’ospedale può ora contare su un nuovo strumento all’avanguardia. Grazie alla donazione dei Lions Club della zona E del Distretto 108Ta2, i pazienti intubati o tracheostomizzati hanno a disposizione il comunicatore “DiCo 1.000”, un dispositivo del valore di oltre 6mila euro in grado di favorire la comunicazione non verbale per chi, temporaneamente, non può parlare.
Un passo avanti per la comunicazione dei pazienti
Con il comunicatore “DiCo 1.000”, medici e personale sanitario possono finalmente capire con maggiore immediatezza i bisogni di coloro che non riescono a utilizzare la propria voce. Le tecnologie mediche si dimostrano, ancora una volta, fondamentali per migliorare la qualità dell’assistenza e garantire un approccio sempre più umano e personalizzato alle cure.
Il valore dell’impegno collettivo
La donazione è frutto del progetto “Una voce per chi non può parlare”, promosso dai Lions Club di Venzone e Tolmezzo e dall’associazione We serve Lions, con il sostegno della società Cid di Colloredo di Monte Albano e i proventi raccolti da alcuni concerti benefici. I fondi raccolti hanno consentito, oltre all’acquisto dell’avanzato macchinario, anche di intervenire sul rifacimento della sala d’accoglienza dell’oncologia pediatrica di Aviano.
La riconoscenza delle istituzioni
A testimoniare l’importanza dell’iniziativa è stato l’assessore regionale alla Salute e Politiche sociali, Riccardo Riccardi, che ha evidenziato come la tecnologia apra prospettive impensabili solo pochi anni fa. Secondo l’assessore, è fondamentale che il sistema sanitario del Friuli-Venezia Giulia si mantenga al passo con l’evoluzione della società e possa integrare soluzioni innovative grazie anche al sostegno delle iniziative di solidarietà promosse dal territorio.
Professionisti e cittadini uniti per il bene comune
Alla presentazione del progetto erano presenti il direttore generale dell’Azienda sanitaria universitaria Friuli centrale (Asufc), Denis Caporale, e il direttore del reparto di Medicina d’urgenza di Tolmezzo, Pier Paolo Pillinini, insieme a tutto il team sanitario coinvolto. La sinergia tra professionisti, enti e associazioni locali rappresenta un esempio virtuoso di come le iniziative solidali possano tradursi in un miglioramento concreto della qualità dell’assistenza ospedaliera.
Uno sguardo al futuro
La donazione del comunicatore “DiCo 1.000” apre prospettive incoraggianti per la cura e l’assistenza ai pazienti in condizione di fragilità. Grazie all’impegno congiunto di istituzioni, operatori sanitari, realtà imprenditoriali e associazioni di volontariato, il Friuli-Venezia Giulia conferma la sua capacità di innovare e sostenere chi si trova ad affrontare momenti difficili, con uno sguardo sempre rivolto alla ricerca scientifica e alla tecnologia al servizio dell’uomo.
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