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Economia & Lavoro

Dazi Usa, Da Pozzo rassicura: «Fvg pronto a reagire con flessibilità»

Giovanni Da Pozzo (Camera di Commercio Pordenone-Udine): export friulano solido, serve strategia per fronteggiare i dazi USA.

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Giovanni Da Pozzo, presidente della Camera di Commercio Pordenone - Dazi USA

L’introduzione dei dazi Usa ha sollevato preoccupazioni tra le imprese friulane, ma secondo Giovanni Da Pozzo, presidente della Camera di Commercio Pordenone-Udine, la situazione è gestibile attraverso strategie aziendali innovative e flessibili. L’ente camerale sta attualmente monitorando con attenzione gli effetti concreti di queste misure sul territorio attraverso il proprio Centro Studi coordinato da Marco Martella, già direttore della Banca d’Italia a Trieste.

Export, innovazione e qualità del Made in Italy

Secondo Da Pozzo, l’export verso gli Stati Uniti continuerà a rappresentare un pilastro essenziale per l’economia regionale. Questo grazie alla comprovata capacità delle aziende friulane di adattarsi ai cambiamenti puntando sulla qualità del Made in Italy e sull’innovazione. «Le nostre imprese hanno storicamente dimostrato di saper affrontare contesti complessi mantenendo un forte appeal internazionale», ha precisato il presidente della Camera di Commercio.

La risposta friulana: diversificare i mercati

La chiave di volta per fronteggiare il protezionismo americano risiede nella capacità delle imprese del Friuli Venezia Giulia di diversificare le proprie destinazioni commerciali. «Al di là delle tensioni politiche, le aziende capaci di muoversi con flessibilità e visione strategica possono cogliere opportunità significative soprattutto in mercati emergenti con grande potenziale, anche se meno strutturati», sostiene Da Pozzo.

Mercati emergenti e crescita record per l’export friulano

Il recente report del Centro Studi della Camera di Commercio ha evidenziato un significativo aumento delle esportazioni verso mercati emergenti extra-Ue come Arabia Saudita (+148%), Messico (+160%) e Brasile (+113%) nel periodo 2019-2024. Ancora più marcato è l’incremento verso Regno Unito e Svizzera, con aumenti rispettivamente del 90% e del 385%. Al contrario, l’export verso gli USA ha registrato una lieve flessione (-8,2%), pur rimanendo il principale partner commerciale.

Uno scenario che favorisce nuove opportunità

La situazione attuale, secondo Da Pozzo, è una conferma che le dinamiche di mercato prevalgono spesso sulle misure protezionistiche di breve termine. «Questi dati dimostrano come, con una visione strategica chiara, le nostre imprese possano sfruttare anche condizioni apparentemente sfavorevoli per crescere e rafforzarsi», ha concluso il presidente camerale, ribadendo l’importanza della proattività nel cogliere le opportunità globali.

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