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Mutat, il museo tattile inaugurato a San Vito al Tagliamento

A San Vito al Tagliamento apre Mutat, il museo tattile che rivoluziona il modo di vivere l’arte tra bassorilievi e sculture al buio

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Museo tattile
Museo tattile ( © Depositphotos)

È stato inaugurato nello storico Palazzo Altan a San Vito al Tagliamento il Mutat, acronimo che sta per Museo Tattile per Tutti. Nato dall’esperienza dell’associazione Polaris Amici del Libro Parlato ODV, Mutat rappresenta il primo museo tattile nel nord-est e il secondo in Italia. Una struttura pensata per essere davvero inclusiva e permettere a chiunque, vedente e non vedente, di vivere l’arte attraverso il tatto.

Visitatori bendati per scoprire nuovi mondi

La particolarità di Mutat è proprio questa: i visitatori sono invitati a vivere la mostra in modo del tutto nuovo, bendati, lasciando così spazio a un senso spesso trascurato, il tatto. “La valorizzazione della percezione tattile si rafforza eliminando gli stimoli visivi che dominano il nostro quotidiano”, ha spiegato la direttrice del museo, Erica Gaiatto. Un’esperienza individuale unica, arricchita dalla presenza di un volontario Donatore di Voce che guida il visitatore lungo il percorso.

Tre sezioni espositive per un’esperienza unica

Il percorso espositivo è articolato in tre sezioni distinte e originali, ciascuna con opere che stimolano la scoperta tattile. La prima sezione comprende riproduzioni in bassorilievo di opere pittoriche famose, realizzate in resina trasparente dal maestro Gualtiero Munerol in collaborazione col Centro Internazionale del Libro Parlato A. Sernagiotto di Feltre. La seconda parte raccoglie sculture originali create da artisti vedenti e non vedenti, mentre l’ultima sezione ospita modelli tridimensionali del territorio, sottolineando l’importanza della trasversalità della proposta artistica del museo.

Sculture d’autore e opere famose

Tra le opere più significative troviamo la riproduzione del celebre ritratto del Duca di Urbino Federico da Montefeltro di Piero della Francesca, accanto a una suggestiva interpretazione de Il Colombre di Dino Buzzati. Inoltre, fino alla primavera del 2026, Mutat esporrà anche due creazioni di rilievo dello scultore Felice Tagliaferri: l’opera iconica “Il Cristo Rivelato”, realizzata in marmo di Carrara e ispirata al famoso Cristo Velato di Giuseppe Sanmartino, e “Sento ergo esisto”, due mani intrecciate che formano un cuore, a simboleggiare l’essenza del museo stesso.

Un’esposizione che si rinnova periodicamente

La collezione tattile dell’associazione Polaris è estremamente ricca e in continua espansione. Per valorizzarla al meglio, Mutat ha previsto una formula espositiva dinamica: ogni sei mesi, infatti, il museo offrirà un nuovo allestimento. Una scelta volta a garantire un’esperienza sempre fresca e stimolante, invitando i visitatori a ritornare per riscoprire nuovi tesori dell’arte, rigorosamente attraverso il tatto.

Informazioni utili per visitare Mutat

Dal prossimo 13 aprile, il museo Mutat sarà aperto al pubblico ogni domenica con visite guidate nei seguenti orari: 10:00, 11:00, 15:00, 16:00 e 17:00. L’ingresso è gratuito, ma è necessaria la prenotazione obbligatoria attraverso il modulo presente sul sito ufficiale oppure scrivendo direttamente a info@mutat.it. Un’occasione imperdibile per riscoprire l’arte con una nuova sensibilità, nella cornice suggestiva di Palazzo Altan.

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