Cronaca & AttualitàUdine
Concessioni balneari Lignano: stop alla stagione turistica 2025?
Il turismo balneare di Lignano Sabbiadoro a rischio: imprenditori bloccati da incertezze giuridiche e bandi ritirati

Con oltre 8 chilometri di spiagge e una media di quattro milioni di turisti all’anno, Lignano Sabbiadoro rappresenta un motore fondamentale per il turismo del Friuli-Venezia Giulia. Tuttavia, a pochi giorni dall’apertura ufficiale della stagione balneare, si profila uno scenario preoccupante: gli imprenditori del settore balneare sono bloccati da un vuoto giuridico e amministrativo che rende difficile ogni tipo di programmazione.
La sentenza che ha scatenato la tempesta
Al centro della crisi c’è la sentenza n. 4481 del 20 maggio 2024 del Consiglio di Stato, che ha dichiarato illegittime tutte le proroghe delle concessioni demaniali marittime per fini turistico-ricreativi, obbligando le amministrazioni a disapplicarle. Questo ha generato grande confusione, specie in stabilimenti storici come l’Ufficio 3 di Sabbiadoro, operativo da oltre 120 anni, che oggi non sa se procedere con assunzioni, preparativi e attivazione dei servizi essenziali.
Le parole di Federbalneari: “Un processo alle intenzioni”
Secondo Marco Maurelli, presidente di Federbalneari Italia, la sentenza si basa su valutazioni ipotetiche, non su fatti concreti. “È necessario chiarire subito il quadro normativo”, ha dichiarato, sottolineando il rischio di caos esteso a tutto il territorio nazionale, non solo a Lignano. Federbalneari valuta un ricorso in Cassazione in appoggio a quello comunale, e intanto attende il decreto del Ministero delle Infrastrutture sugli indennizzi, che potrebbe garantire tutela e giustizia per gli operatori del settore.
Una riapertura dei bandi che non conviene a nessuno
A rendere la situazione ancor più incerta è l’ipotesi di riapertura dei bandi ritirati lo scorso anno. Secondo Giorgio Ardito, presidente regionale di Federbalneari, questo porterebbe a enormi difficoltà operative sia per i concessionari attuali che per i potenziali nuovi gestori. “In una località come Lignano – ha dichiarato – la gestione del demanio richiede competenze elevate e certezza normativa, altrimenti viene minata la fiducia degli investitori e si paralizza la pianificazione a lungo termine”.
L’appello: la Regione intervenga
La preoccupazione degli operatori è palpabile. Senza un intervento rapido e chiaro, il rischio è quello di vanificare la stagione turistica 2025. Federbalneari auspica un’azione decisa da parte della Regione Friuli-Venezia Giulia, per evitare che uno dei poli turistici più importanti del Nordest venga bloccato da controversie burocratiche e ricorsi legali.
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