Cronaca & AttualitàRegione FVG
Friulano, sloveno e tedesco: l’impegno della Regione FVG per la tutela delle minoranze linguistiche
Il Friuli-Venezia Giulia punta a rafforzare la tutela di friulano, sloveno e tedesco, potenziando sportelli linguistici e progetti scolastici. Un ciclo di conferenze nel 2025 definirà le buone pratiche per valorizzare le minoranze locali

Il Friuli-Venezia Giulia si conferma una regione di spicco per la valorizzazione e la protezione delle lingue minoritarie, con un impegno concreto verso friulano, sloveno e tedesco. In un recente incontro svoltosi nel palazzo della Regione a Trieste, alla presenza dell’assessore regionale alle Autonomie locali e delegato alle Lingue minoritarie Pierpaolo Roberti, sono state illustrate le attività in corso per salvaguardare il patrimonio linguistico e culturale locale, in linea con i principi della Convenzione quadro del Consiglio d’Europa per la protezione delle minoranze nazionali.
Un confronto costruttivo con il Consiglio d’Europa
All’incontro hanno partecipato i rappresentanti del Comitato consuntivo indipendente sulle Convenzioni quadro e del Consiglio d’Europa, insieme al sindaco di Trieste e al direttore dell’Agjenzie Regjonâl pe Lenghe Furlane (ARLeF). L’obiettivo principale è stato sottolineare il valore identitario e multilinguistico del Friuli-Venezia Giulia, mettendo in risalto gli ultimi sviluppi e le buone pratiche per rafforzare la tutela delle minoranze e il rispetto dei diritti sanciti a livello internazionale.
Friulano, sloveno e tedesco: un patrimonio da preservare
La Regione può vantare quattro lingue sul proprio territorio, tre delle quali friulano, sloveno e tedesco, riconosciute come minoritarie. La presenza radicata di queste comunità contribuisce a garantire condizioni di autonomia e specialità uniche a livello nazionale. Un segnale importante è rappresentato dal potenziamento degli sportelli linguistici di friulano e sloveno, strumenti fondamentali per favorire un dialogo diretto tra cittadini e Pubblica Amministrazione.
Formazione e nuove generazioni
Tra i progetti più innovativi emerge la prima scuola quadrilingue della regione, inaugurata recentemente a Tarvisio, dove convivono l’insegnamento del friulano, dello sloveno, del tedesco e dell’italiano. Inoltre, la Regione ha erogato finanziamenti specifici per arricchire l’offerta formativa delle scuole, includendo l’insegnamento delle lingue minoritarie e incoraggiando così il bilinguismo e il plurilinguismo fin dalla giovane età.
Prospettive future e nuove iniziative
Nel 2025 è previsto un ciclo di conferenze regionali per fare il punto sulle iniziative in corso e sul loro impatto effettivo nella tutela delle lingue minoritarie. L’appuntamento finale servirà a definire le buone pratiche da consolidare e sviluppare nel futuro, garantendo un impegno costante verso la conservazione e l’evoluzione culturale del territorio.
Valutazione del Rapporto di Stato
La delegazione europea presente a Trieste è parte di un più ampio viaggio in Italia finalizzato a valutare il 6° Rapporto di Stato sull’attuazione della Convenzione quadro, pubblicato dal ministero dell’Interno. Tale documento fornisce un quadro aggiornatissimo sulle politiche di protezione delle minoranze nazionali, incluse quelle linguistiche, e rappresenta una base strategica su cui costruire progetti e interventi futuri.
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