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Economia & Lavoro

Fvg: oltre 9mila assunzioni ad aprile, ma pesa l’incertezza economica

Le imprese del Fvg programmano oltre 9mila assunzioni ad aprile, ma le incertezze economiche e geopolitiche pesano sulle previsioni

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Colloquio di lavoro - Imprese FVG
Colloquio di lavoro ( © Depositphotos)

Ad aprile 2025, le imprese del Friuli-Venezia Giulia hanno in programma 9.220 nuove assunzioni, un dato che rappresenta una sostanziale stabilità rispetto allo stesso mese dell’anno scorso, con una leggera flessione di 40 unità (-0,4%). Tuttavia, è il contesto economico e geopolitico incerto a preoccupare le imprese, rendendo difficile qualsiasi previsione a lungo termine.

Trimestre in lieve calo, con l’industria in sofferenza

Nel periodo aprile-giugno 2025, le assunzioni previste sono 29.960, in calo rispetto alle 31.220 dello stesso trimestre del 2024 (-4%). A trainare verso il basso è soprattutto il comparto manifatturiero, che richiede 1.980 lavoratori ad aprile (-250, -11,2%) e 8.860 nel trimestre (-760, -7,9%). Un segnale evidente delle difficoltà del settore, che continua a soffrire per la volatilità dei mercati internazionali e l’aumento dei dazi.

Crescono i servizi e le costruzioni, bene il turismo

A compensare parzialmente la frenata dell’industria sono i servizi, che registrano un aumento delle assunzioni a 6.580 unità ad aprile (+210, +3,3%), sostenuti soprattutto da:

  • Servizi alla persona: +170 ingressi (+20,2%)
  • Turismo: +70 ingressi (+3%)

Anche le costruzioni mostrano un lieve miglioramento (+10 ingressi, +1,5%), mentre il commercio rimane stabile, con 1.270 assunzioni programmate.

Da Pozzo: “Scenario complesso, imprese in difficoltà nelle previsioni”

Il presidente della Camera di commercio Pordenone-Udine, Giovanni Da Pozzo, sottolinea come ci si trovi «in un periodo molto complesso», caratterizzato da instabilità internazionale, post-pandemia, tensioni commerciali e incapacità di fare previsioni. «Questa imprevedibilità – spiega – si riflette anche nelle decisioni sul personale».

Mismatch al 52%, mancano figure specializzate

Uno dei problemi più gravi resta il mismatch tra domanda e offerta di lavoro, che ad aprile raggiunge il 52,1%: su 9.220 posizioni, oltre 4.800 sono di difficile reperimento. Le criticità maggiori si riscontrano nei profili ad alta specializzazione:

  • Analisti e progettisti app: difficoltà all’87,5%
  • Tecnici ingegneristici: 81,8%
  • Operatori sanitari e sociali: 66,4%
  • Contabili e addetti alla gestione finanziaria: 59,6%

Tra gli operai specializzati, la carenza è ancora più evidente:

  • Falegnami, saldatori, lattonieri: 78,2%
  • Meccanici e manutentori: 74,6%
  • Addetti alle rifiniture edili: 71,1%

Giovani ricercati, ma ancora pochi candidati

Le imprese dichiarano di cercare oltre 2.800 giovani under 30, pari al 31% delle nuove entrate previste ad aprile, mentre un ulteriore 23% riguarda personale immigrato. Un dato che evidenzia la necessità di politiche attive del lavoro e percorsi formativi mirati per colmare le lacune tra formazione e richieste del mercato.

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