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Udine in Cina: la tecnologia Danieli conquista anche le acciaierie orientali

Anche se il mercato mondiale dell’acciaio sta attraversando un periodo di transizione, con i dazi a stelle e strisce che stanno rivoluzionando equilibri che sembravano stabili, la tecnologia italiana, e quella friulana in particolare, si rivela ai vertici mondiali.
Un esempio emblematico è la recente celebrazione del successo operativo raggiunto dall’impianto cinese di Yukun Iron and Steel, equipaggiato con la tecnologia all’avanguardia QSP-DUE (Quality Strip Production – Danieli Universal Endless) fornita dal colosso italiano Danieli Udine. Questo traguardo, annunciato il 9 aprile 2025, non solo sottolinea l’eccellenza ingegneristica friulana, ma illumina anche un modello di business vincente per operare nel gigante asiatico.
La collaborazione Danieli-Yukun: un ponte tecnologico verso la Cina
Yukun Iron and Steel Group, situato nella provincia di Hebei, cuore pulsante dell’industria siderurgica cinese, ha scelto Danieli come partner tecnologico per un impianto chiave. Questa collaborazione rappresenta molto più di una semplice fornitura di macchinari; è una partnership strategica che permette a Yukun di accedere a una delle tecnologie di laminazione più avanzate al mondo e a Danieli di consolidare la propria presenza in un mercato cruciale, aggirando le complessità legate all’esportazione diretta di prodotti finiti dall’Italia.
Esportare acciaio o manufatti siderurgici direttamente dal Friuli (sede di Danieli) verso la Cina presenta ostacoli significativi: costi di trasporto, dazi, normative locali e, non da ultimo, la fortissima concorrenza interna cinese, tale da renderla un’impresa impossibile. La strategia adottata da Danieli, invece, si concentra sulla vendita del proprio know-how, della propria ingegneria e dei propri impianti “chiavi in mano”. In questo modo, l’azienda non esporta acciaio, ma tecnologia e intelligenza, un modello molto più sostenibile e profittevole nel contesto specifico. Queste operazioni le permettono di proseguire in un’attività di ricerca che la mantiene ai vertici tecnologici mondiali.
QSP-DUE: il cuore tecnologico dell’impianto Yukun
Al centro del successo operativo di Yukun c’è la tecnologia Danieli QSP-DUE. Questo sistema rappresenta l’evoluzione della laminazione di nastri piani a caldo, integrando in un flusso potenzialmente continuo (o “endless”) le fasi di colata e laminazione. Le informazioni rilasciate evidenziano in particolare l’eccezionale flessibilità operativa dell’impianto [1]. Grazie al QSP-DUE, Yukun può operare in diverse modalità:
- Endless: Il processo più efficiente, dove la bramma appena colata entra direttamente nel treno di laminazione senza interruzioni, ottimizzando consumi energetici e resa produttiva.
- Semi-endless: Una modalità intermedia che offre flessibilità per cambi di produzione o per la manutenzione.
- Coil-to-coil: La modalità più tradizionale, ma comunque integrata nel sistema, che permette di processare bramme o blumi pre-esistenti.
Questa flessibilità si traduce nella capacità di produrre un’ampia gamma di acciai (diversi gradi qualitativi) e di spessori, adattandosi rapidamente alle mutevoli richieste del mercato. Non si è vincolati a una sola produzione per qualità o spessore, ma si può variare facilmente in base all’industria che richiede il prodotto, dall’edilizia alla cantieristica navale.
Un dettaglio tecnico significativo menzionato è la capacità di colare bramme spesse fino a 145 mm su una lingottiera a imbuto (funnel mould) [2], un particolare che indica l’alto livello tecnologico raggiunto e la capacità di gestire colate di grande qualità e produttività, ponendo l’impianto come un punto di riferimento nel settore.
Sinergie e ricerca: un circolo virtuoso
La partnership con Yukun non è solo una vittoria commerciale per Danieli, ma anche un potente motore di sinergia e sviluppo. La competizione in un mercato avanzato come quello cinese permette a Danieli di comprendere chiaramente quale sia il livello delle proprie tecnologie rispetto a quelle degli avversari. Questo è molto più difficile sul mercato europeo, dove gli aiuti di stato, le normative irrazionali e le barriere all’entrata, oltre a una domanda in contrazione, impediscono una crescita tecnologica adeguata.
Al contrario, operando sul mercato cinese, Danieli non solo ottiene un ritorno economico, ma può anche valutare la qualità relativa delle proprie tecnologie siderurgiche, ottenendo al contempo le risorse necessarie alla continua ricerca e sviluppo nel settore. La collaborazione con Yukun, inoltre, pone le basi per una partnership che, nel momento in cui il mercato americano si chiude alle esportazioni siderurgiche dirette cinesi, può aprire la strada anche a un possibile riallineamento delle produzioni che, in qualche modo, favorisca quelle realizzate in Italia.
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