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Furto a Trieste: denunciati tre pregiudicati legati da origini balcaniche

Trieste, furto in via Settefontane: tre denunciati, due residenti a Montecatini e uno senza fissa dimora, tutti con precedenti

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Auto dei Carabinieri - Arresti a trieste
Auto dei Carabinieri ( © Depositphotos)

Due donne di Montecatini Terme e un uomo senza fissa dimora sono stati denunciati dai Carabinieri di Trieste per un furto avvenuto lo scorso 30 marzo in via Settefontane, ai danni di un giovane imprenditore di origine bresciana. I tre, tutti italiani con origini balcaniche e precedenti penali, avevano messo a segno un colpo mirato: oro e gioielli rubati dall’appartamento del commerciante, per un valore ancora non precisato.

Le indagini dei Carabinieri

Il blitz dei tre malviventi è stato rapido ed efficace, ma non è passato inosservato. Dopo la denuncia sporta dalla vittima, i militari dell’Arma della stazione di via Hermet si sono immediatamente messi sulle tracce della banda. Grazie a un’indagine lampo, sono riusciti a risalire ai tre responsabili e a denunciarli a piede libero, raccogliendo indizi e testimonianze che li incastrano.

Chi sono i tre denunciati

I nomi dei denunciati sono: Sgura Fatima, Jovanovic Pamela e Zlatko Dalic.

  • Sgura, nata nel 1978 a Torino, risiede attualmente a Montecatini Terme.
  • Jovanovic, classe 1998, è anche lei residente nello stesso condominio toscano.
  • Dalic, nato nel 1978 a Brescia, non ha una residenza fissa, ma si sospetta che si sposti abitualmente con le due complici.

Un dettaglio interessante riguarda proprio le origini lombarde del giovane derubato: sia Jovanovic che Dalic sono infatti nati a Brescia, lo stesso luogo d’origine dell’imprenditore preso di mira.

Un trio noto alle forze dell’ordine

Non si tratta di volti nuovi per gli investigatori. Tutti e tre i membri della banda risultano pregiudicati e già conosciuti dalle forze dell’ordine per reati simili. Non è escluso che facciano parte di un giro più ampio di criminalità itinerante, che sfrutta le reti familiari o di conoscenza in diverse regioni italiane per pianificare colpi lontani dalla propria zona di residenza.

L’importanza della collaborazione tra cittadini e forze dell’ordine

Ancora una volta, la prontezza della denuncia da parte della vittima e la celerità nelle indagini da parte dei Carabinieri hanno permesso di identificare i responsabili in tempi brevi. Un caso che sottolinea l’importanza della collaborazione tra cittadini e forze dell’ordine per contrastare i reati predatori, che sempre più spesso vedono protagonisti gruppi organizzati e itineranti.

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