Cronaca & AttualitàRegione FVG
FVG: nuova legge per proteggere legalmente i volontari della Protezione civile
Regione FVG al lavoro su tre fronti per tutelare volontari e sindaci della Protezione Civile: focus su spese legali, sicurezza e responsabilità penale

Il primo intervento riguarda una nuova norma regionale, attualmente in fase di redazione da parte dell’Avvocatura della Regione. La misura sarà inserita nella legge multisettoriale attesa in Aula a maggio e prevede il rimborso delle spese legali in caso di soccombenza giudiziaria. Una tutela necessaria per evitare che chi opera nel mondo del volontariato o dell’amministrazione locale debba rispondere economicamente con il proprio patrimonio personale.
Modificare il Testo Unico sulla Sicurezza sul Lavoro
Il secondo filone d’intervento riguarda la richiesta di stralcio del decreto legislativo 81/2008, il cosiddetto Testo Unico sulla Sicurezza sul Lavoro. Attualmente, questo decreto si applica anche ai volontari della Protezione civile, imponendo obblighi e responsabilità che, secondo la Regione, vanno rivisti per le specificità del settore. Una riunione tecnica con il Dipartimento nazionale di Protezione civile è prevista a breve per coordinare un’azione congiunta a livello nazionale.
Revisione del concetto di responsabilità penale
Il terzo fronte riguarda una proposta condivisa, anche se non di competenza diretta della Regione: la modifica del diritto penale per rivedere il concetto di colpa e responsabilità per chi opera nella sicurezza pubblica, come le forze di Polizia e i volontari di Protezione civile. A rilanciare questa esigenza è stato il ministro della Giustizia Nordio durante gli Stati Generali della Protezione Civile.
Il caso Preone e il rischio sospensione attività
Queste iniziative prendono slancio anche da un caso concreto: il rinvio a giudizio per omicidio colposo del sindaco di Preone, in seguito alla morte di un volontario durante un’attività di Protezione civile. Una situazione che ha creato forte preoccupazione tra i sindaci, tanto che, attraverso l’Anci, molti primi cittadini hanno annunciato la sospensione delle attività di Protezione civile nei propri Comuni fino all’entrata in vigore delle nuove tutele.
Riccardi: “Decisione responsabile, ma servono distinguo”
Durante l’incontro nell’auditorium Comelli della Regione a Udine, l’assessore Riccardo Riccardi ha definito la sospensione “comprensibile e responsabile”, ma ha invitato a valutare caso per caso, specie in situazioni straordinarie. Ha fatto riferimento anche al possibile impatto su eventi come il Giro d’Italia, che potrebbero risentire di uno stop generalizzato delle attività di Protezione civile.
Un appello all’unità d’intenti
Riccardi ha infine ribadito che il Friuli-Venezia Giulia è in prima linea, ma che il successo delle iniziative dipenderà dalla coesione delle Regioni e degli organi nazionali. L’obiettivo è condividere una relazione unitaria al Dipartimento nazionale che metta al centro la sicurezza degli operatori e la sostenibilità del sistema di Protezione civile.
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